Le origini

La Fondazione Buon Lavoro nasce nel novembre 2018 per volontà di Pupi e Michele Alessi, in occasione del ritiro di quest’ultimo dall’attività imprenditoriale, svolta nell’azienda di famiglia.

Mi sembrava di avere ancora qualcosa da dire, da fare e anche da dare. Non consideravo esaurite né la mia responsabilità sociale né le mie energie”.

Nell’immediato, si trattava di far fronte alla responsabilità di “datore di lavoro” sentita fortemente da Michele Alessi nei confronti delle persone con cui ha collaborato per tanti anni, e il cui posto di lavoro sarebbe stato messo in discussione, di lì a poco, da una dichiarazione di stato di crisi aziendale.

Trovavo troppo stonata l’ipotesi che la mia uscita coincidesse con un momento di tranquillità per me e, nello stesso periodo, una situazione di grave disagio per i collaboratori

Nel medio lungo termine, il desiderio era di continuare a coltivare la visione dell’orientamento di fondo dell’impresa e del lavoro ereditata e sviluppata in azienda. Una visione che coniuga intrinsecamente l’etica e il business, la società e l’impresa, troppo spesso visti come elementi separati e distanti tra loro, quando non contrapposti.

La storia professionale di Michele Alessi è legata a doppio filo a quella dell’azienda di famiglia, dove ha speso i suoi 44 anni di lavoro al servizio della sinergia tra i valori guida di quella azienda: l’etica del lavoro, l’estetica come valore universale, l’economia al servizio dell’Uomo.

Grazie a questa esperienza ha sviluppato la convinzione che curare con la stessa attenzione e con pari dignità il Lavoro delle Persone, il Prodotto e il Profitto (i tre pilastri sui quali si basa l’attività di ogni impresa) sia il miglior modo di gestire l’impresa e, al tempo stesso, di svolgere un rilevante ruolo sociale. Un approccio che, peraltro, diventa particolarmente strategico proprio quando si tratta di affrontare momenti difficili.

Più l’impresa si dimostra davvero un bene di pubblica utilità, più la società sarà portata a sostenerla”.

Ora, mentre l’impresa affronta con nuove energie le sue sfide, la Fondazione avrà forse la possibilità di mettere a disposizione di un pubblico più vasto quell’esperienza.   

Per Michele Alessi, sarà anche un modo di valorizzare e tener vivo il suo passato professionale.

Anche se solo virtualmente, mi piace pensare di lavorare ancora con e per i miei consoci; in particolare con e per i giovani della generazione successiva alla mia, che hanno espresso sensibilità e desideri vicini alla mia visione

La Fondazione nasce dunque per ragioni molto personali, ma nell’orientare la sua attività terrà sempre presente un principio che guida il lavoro di chiunque. 

Che si tratti della Fondazione, dell’impresa, della società nel suo complesso o di ogni singola persona: avrà svolto bene la sua missione solo se sarà riuscita a produrre qualche buon effetto anche per gli altri.